Presentata la riforma doganale dell’Unione Europea, con procedure che semplificheranno le procedure doganali per le Imprese

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Questa riforma di ampio respiro ridurrà la burocrazia e i costi di conformità per le imprese, creerà maggiore trasparenza e certezza per i cittadini dell’UE che effettuano acquisti online e introdurrà processi più semplici e innovativi per le autorità.”  Dalla dichiarazione del Commissario UE per l’economia Paolo Gentiloni è pacifico comprendere quella che sarà la direzione della nuova riforma definita come “la più ambiziosa e completa dell’Unione doganale dalla sua istituzione nel 1968”.

Una riforma, dunque, con un forte orientamento innovativo e progressista la cui attuazione pare ancora lontana e, secondo le prime previsioni, specifiche procedure saranno operative a partire dal 2028.

Tra le principali novità, la Commissione ha presentato proposte con l’obiettivo di:

  • semplificare i processi d’importazione mediante un’unica interfaccia digitale ove i soggetti che intendono introdurre merci nel territorio dell’Unione potranno registrare tutti i dati all’interno del nuovo centro doganale europeo. Tale metodologia risponderà in modo positivo sia alle esigenze di velocità legate agli scambi nello scenario internazionale sia all’esigenza di monitorare e tracciare in modo costante le informazioni relative alla merce e ai soggetti da parte dell’Autorità doganale. 
  • rafforzare il programma degli operatori economici autorizzati (AEO), nello specifico sarà introdotta la categoria degli operatori commerciali più affidabili “Trust and check”, per questi ultimi l’importazione sarà subordinata ad un intervento doganale minimo senza far venir meno il rispetto di elevati standard in materia di sicurezza, tra i benefici si evidenzia la possibilità per gli operatori commerciali più affidabili di poter espletare le formalità doganali nello Stato membro in cui hanno sede indipendentemente dal luogo di entrata della merce fisica all’interno del territorio dell’UE (c.d. sdoganamento centralizzato);
  • costituire un centro doganale digitale europeo, l’EU Customs Data Hub, che per le aziende che operano con e-commerce sarà obbligatorio dal 2028 e che sarà presidiato da una nuova Autorità doganale a livello europeo;
  • creare un nuovo pacchetto di regole in materia di e-commerce che prevede l’eliminazione della soglia dei 150 euro e l’attribuzione della responsabilità alle piattaforme di adempiere agli obblighi doganali e dell’IVA al momento dell’acquisto ;
  • integrare le potenzialità legate all’Intelligenza artificiale in materia di raccolta dati e controlli doganali, consentendo all’ Autorità doganale la possibilità di ottimizzare le energie e le risorse.

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