È esclusa la possibilità di modificare la bolletta doganale nel caso in cui il dichiarante abbia commesso un errore sulla quantità delle merci dichiarate.
Ad affermarlo è la Corte di giustizia dell’Unione Europea che con sentenza dell’8 giugno 2023 resa nella causa C-640/21 si è espressa sulla domanda di pronuncia pregiudiziale – promossa dal giudice del Tribunale superiore di Cluj (Romania) – che verteva sull’interpretazione degli articoli 173 e 174 del regolamento (UE) 952/2013.
Il punto di partenza della Corte è che ai sensi dell’articolo 173 del regolamento (UE) 952/2013 “…Su sua richiesta, il dichiarante è autorizzato a modificare una o più indicazioni della dichiarazione in dogana dopo l’accettazione di quest’ultima da parte delle autorità doganali. La modifica non può far diventare oggetto della dichiarazione in dogana merci diverse da quelle che ne costituivano l’oggetto iniziale…”
A tale riguardo, la Corte ha sottolineato che la nozione “…merci diverse da quelle che ne costituivano l’oggetto iniziale…” deve essere interpretata in modo restrittivo nella misura in cui rientra in tale nozione un quantitativo di merci eccedente rispetto a quello indicato in tale dichiarazione in dogana inizialmente.
Per tale motivo, una domanda di modifica di una dichiarazione doganale non può essere ammessa ove sia diretta a modificare tale dichiarazione al fine di farne diventare oggetto un quantitativo di merci eccedente rispetto a quello ivi indicato.
